IL 9 APRILE “LE RAGAZZE DI LIMONE”, STORIA DI RISCATTO FEMMINILE... SUGLI SCI



E’ dedicata alle vallate occitane della Provincia di Cuneo la terza serata della rassegna cinematografica “Cherasco Movie”, in programma venerdì 9 aprile a partire dalle 21 all’auditorium civico di via San Pietro 41 a Cherasco.
In cartellone il cortometraggio “I ragazzi della Beò di Bellino” di Elisa Cerutti e  Davide Vacchino (in concorso al festival Piemonte Movie gLocal Film Festival) e la docu-fiction “Le ragazze di Limone”, di Barbara Allemand, che sarà presente in sala al termine della proiezione per dialogare con il pubblico.

“Le ragazze di Limone” racconta l’incredibile (ma vera) storia di sei ragazze non ancora ventenni, tutte dello stesso villaggio, che all’inizio degli anni Cinquanta entrano nella nazionale italiana di sci nordico conquistando numerosi podi in gare nazionali e internazionali: sono Elisabetta Astegiano, Elisabetta Bettone, Margherita e Franca Bottero, Anna e Rita Tosello.
Queste giovanissime sciatrici -soprannominate “il tornado dela vallata” e “le cavallette”- tra il 1953 e il 1958 arrivano ai vertici mondiali nella Combinata Nordica e rappresentano la purezza dello spirito sportivo. Ma la realtà con cui si devono confrontare è quella del turismo dello sci da discesa, specialità in grado di attrarre ben altre sponsorizzazioni: la Federazione decide così di “sacrificare” lo sci di fondo, negando loro la partecipazione alle Olimpiadi e mettendo fine al “sogno rosa” di queste sei atlete.
Il documentario di Barbara Allemand racconta il lato umano della vicenda, intervistando le dirette protagoniste e alternando diversi punti di vista tra chiacchierate davanti a una tazza di tè e passeggiate sulle piste in cui, mezzo secolo prima, le “Ragazze di Limone” avevano vinto i loro primi trofei. E’ una storia di sport, di sacrifici e di sudore, ma anche di riscatto femminile nonché una riflessione sulla “gente di montagna” e sulle scelte politiche che hanno cambiato le discipline sportive invernali in Italia.

Barbara Allemand, torinese, ha vissuto per diversi anni a New York, studiando recitazione, scrittura cinematografica e regia. Ha anche preso parte a produzioni teatrali Off Broadway. Nel 2006 ha fondato la casa di produzione BAracan, scrivendo e dirigendo il film Classified Rebel. Scrive per il cinema insieme a Carlo Grande e Fredo Valla.

Apre la serata il cortometraggio selezionato a Spazio Piemonte 2010 “I ragazzi della Beò di Bellino”, che racconta i festeggiamenti che coinvolgono tutta la popolazione di Bellino in occasione della triennalle rievocazione storica della cacciata dei Saraceni dalla Val Varaita, mettendo in risalto il grande attaccamento alle tradizioni e al folclore da parte degli abitanti di quelle zone.

GIOVEDI' 25 MARZO IN PROGRAMMA "VETRO PIANO", SULLE LOTTE DEI LAVORATORI DELLA SEKURIT SAINT GOBAIN

“Cherasco Movie” dedica la serata di giovedì 25 marzo al documentario “Vetro Piano – Flat Glass”, sulle lotte dei lavoratori della Sekurit Saint Gobain di Savigliano, in gara ai David di Donatello 2010 e proiettato in apertura di tutti i Congressi regionali della CGIL.
La proiezione è in programma alle ore 21 nell’auditorium civico di via San Pietro 41; ospiti in sala i registi Alberto Cravero e Fabio Mancari, insieme al segretario provinciale Filcem-Cgil, Mario Cravero.

Vetro Piano ha inizio il 13 aprile 2009, quando l’annuncio della chiusura della Sekurit Saint Gobain di Savigliano dà inizio a una vertenza sindacale. I lavoratori, in divisa da lavoro, organizzano un presidio davanti ai cancelli; nei loro occhi e nelle loro parole s’intuisce la gravità della situazione e la loro concreta preoccupazione. Vorrebbero avere qualcuno con cui prendersela per questo inatteso calvario, ma è difficile trovarlo, perché un’azienda multinazionale non ha un volto che puoi “prendere a pugni”.
In questi mesi è cambiato il loro rapporto con la fabbrica. Prima si alzavano per andare a lavorare; ora stazionano davanti allo stabilimento giorno e notte per difendere un lavoro che sperano di non perdere. Mai come oggi si sentono solo numeri di matricola in quei giochi di “compra” e “vendi” che li hanno sempre più emarginati. Il documentario racconta la storia di quei lavoratori, le giornate al presidio davanti alla fabbrica e le manifestazioni in piazza. La storia della loro lotta per difendere un lavoro e la sua dignità.

E’ un film fatto di persone e volti; la macchina da presa si è mossa in modo non invasivo per raccontare i luoghi e le persone, cercando un rapporto familiare con i personaggi e cercando di stare il più possibile dentro le situazioni che hanno vissuto. Le musiche originali dei torinesi Piq e di Ginevra Di Marco (con il brano “Trama Tenue”), recentemente premiata con la Targa Tenco, aiutano il percorso narrativo esaltando ottimamente le atmosfere intime e di lotta raccontate nel documentario, prodotto con il sostegno della Provincia di Cuneo, del Comune di Savigliano, della Filcem-Cgil nazionale e delle tre confederazioni sindacali di settore della provincia di Cuneo.

Alberto Cravero nasce a Bra nel 1978. Giocatore di hockey su prato, è laureando in ingegneria al Politecnico di Torino. Parallelamente svolge attività artistica come scrittore e fotografo. Secondo classificato al Concorso Letterario “Sudate carte”, pubblica sulla rivista Brothers & Sisters di Smemoranda l’opera “Palcoscenici: storie di pesci e uomini in piccoli spazi di convivenza”. Nel 2006 fonda insieme a Fabio Mancari la casa di produzione video Stuffilm creativeye.
Fabio Mancari nasce a Lamezia Terme nel 1977. Diplomato in flauto traverso, si laurea nel 2002 al Dams di Torino in Teoria e tecnica del linguaggio audiovisivo. Dopo aver trascorso alcuni anni a Milano come montatore per Sky Sport e Mediaset Premium, si trasferisce a Torino come realizzatore per il canale tematico Juventus Channel. Parallelamente svolge l’attività di operatore-montatore per documentari e cortometraggi e tiene corsi di introduzione alla cinematografia.
«Abbiamo incontrato per caso alcuni operai della Sekurit Saint Gobain di Savigliano: la loro vicenda, seppur analoga a molte altre in questo momento storico, ci è apparsa in realtà diversa… per il modo in cui l’azienda ha deciso di chiudere, per come è stata affrontata la protesta –spiegano gli autori- Nel documentario raccontiamo le storie di lavoratori e lavoratrici di uno dei più grandi gruppi industriali del vetro, cercando di dare risalto alla protesta e nel contempo entrare nel loro intimo, portando alla luce l’impatto che ha avuto sulla loro vita il ritrovarsi in cassa integrazione con la preoccupazione del futuro. Una situazione allarmante che li ha portati a scendere in piazza e combattere per la difesa del proprio posto di lavoro e a presidiare giorno e notte la fabbrica».

Apre la serata il cortometraggio selezionato a Spazio Piemonte 2010 “Tra gli alberi, sopra i tetti” di Francesco Amato, dedicato alla Zizzola di Bra e girato in occasione dell’ultima edizione del festival “Corto in Bra”.

GIOVEDI' 18 MARZO "IL CORRIDORE - THE RUNNER": MARCO OLMO A CHERASCO MOVIE


“Cherasco Movie 010” si apre giovedì 18 marzo, alle ore 21 nell’auditorium civico di via San Pietro 41, con il documentario “Il Corridore – The Runner”, dedicato alla figura e alle imprese sportive di Marco Olmo, pluri-campione del mondo di Ultra Trail all’età di sessant’anni, che dopo la proiezione sarà presente in sala per dialogare con il pubblico e con i registi Paolo Casalis e Stefano Scarafia.

Olmo, di Robilante (Cuneo), è una leggenda vivente della corsa estrema. Ha iniziato tardi, quando gli altri smettevano. Nelle “vite precedenti”, come dice lui, è stato contadino, camionista, poi operaio. Correre è diventata la sua ragione di vita, il modo per riscattarsi da un destino amaro.
A 58 anni è diventato campione del mondo di Ultra Trail vincendo l’Ultra Trail du Mont Blanc, la gara di resistenza più importante e dura al mondo, 167 chilometri (pari a circa quattro maratone) attraverso tre nazioni, oltre 21 ore di corsa ininterrotta sui sentieri attorno al massiccio più alto d’Europa. Uno sport ai limiti dell’immaginabile, in cui la preparazione fisica, mentale e le motivazioni personali sono fondamentali. Uomo di poche parole, determinato, misurato e riflessivo, è oggi conosciuto in tutto il mondo. Non ha allenatori, non segue tabelle o diete particolari. E’ vegetariano e corre con un paio di scarpe da ginnastica che lui stesso ha personalizzato, così come il resto dell’abbigliamento. I suoi avversari sono sempre più forti e più giovani, ma nonostante l’inesorabile scorrere delle lancette del tempo è ancora lui l’uomo da battere.

Il documentario racconta un anno della sua vita. Nonostante l’età, gli acciacchi e una stagione di sconfitte, non ha nessuna intenzione di smettere. Per dodici mesi si prepara all’Ultra Trail du Mont Blanc, la gara che per due volte consecutive lo ha consacrato campione ma che potrebbe diventare l’ultima della sua carriera. Marco deve vincere, per dimostrare a se stesso che può ancora farcela.

“Il Corridore”, premiato con la menzione speciale al Marcarolo Film Festival e recentemente presentato al Piemonte Movie gLocal Film Festival, è opera dei registi Paolo Casalis e Stefano Scarafia, autori anche del documentario “Gente di Terra Madre” che verrà proiettato a inizio serata e di cui alcune scene sono state utilizzate da Ermanno Olmi nel documentario “Terra Madre”.

«Per noi Marco è un eroe romantico: la sua sfida ci pare epica e commovente; la sua vita di rinunce e sacrificio poetica; la sua scelta quasi inevitabile: corre per vincere ancora, correre per non perdere la speranza –spiegano gli autori- Marco sfida se stesso, contro il destino, contro l’età e il fisico. Ma è una battaglia in qualche modo persa in partenza. L’inevitabile domani lo sta raggiungendo. Non potrà correre per sempre e, forse già da ora, non potrà più vincere come prima. La sua è una storia che appartiene a tutti noi. Prima o poi le cose belle finiscono ed è in quei momenti che bisogna saper essere coraggiosi. Non fermarsi, oppure fermarsi, e poi ripartire».

Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Per informazioni e contatti: Associazione culturale People, telefono 339-7889466, web http://www.associazionepeople.it/